Vi sono due grandi trend nel mondo del lavoro che si stanno affermando da inizio 2022: un talent shortage e le dimissioni di massa da parte dei giovani.

Per Talent Shortage si intende la carenza di talenti in ambito professionale. Purtroppo, in Italia sempre più spesso i datori di lavoro faticano a trovare le giuste figure professionali e questo crea un vero e proprio gap tra domanda e offerta. Un ulteriore problema risiede nel fatto che spesso i giovani in Italia sono attratti da carriere all’estero in aziende che oltre a un buon stipendio offrono servizi aggiuntivi alla persona, sia a livello di welfare sia a livello di time management, per bilanciare il rapporto tra vita lavorativa e vita privata.

Secondo un report di ManPower, il Talent Shortage cresce cono il crescere delle dimensioni dell’azienda.

In particolare, per le grandi aziende (sopra i 250 dipendenti), la percentuale supera il 60%, e per buona parte di esse il Talent Shortage è dettato da diversi fattori sia a livello remunerativo rispetto alle offerte che si possono trovare in altri Paesi, ma anche e soprattutto per i benefit offerti dall’azienda al dipendente.

Nel Nord Italia, i ragazzi tra i 26 e i 35 anni stanno lasciando il loro lavoro, secondo un analisi dell’Associazione Italiana Direzione Personale (ADPI) i settori maggiormente coinvolti sono quello Informatico e Digitale (32%), Produzione (28%) e Marketing e Commerciale (27%). 

Questa tendenza, che ha colto particolarmente di sorpresa le imprese coinvolte, viene ricondotta a tre fattori principali: la ripresa del mercato, la ricerca di condizioni economiche più soddisfacenti e la speranza di trovare altrove un miglior equilibrio fra vita privata e lavoro. 
Queste due situazioni stanno portando diverse aziende ad avere enormi difficoltà nel mantenere i talenti che si ritrovano in azienda, con una difficoltà ancora maggiore nel trovare sostituti.

Come si può incentivare i dipendenti a restare in azienda ?

Dando loro maggior tempo libero, restituendo loro del tempo e bilanciando la loro vita lavorativa con quella privata, liberandoli da una buona quota di stress giornaliero.

La pausa pranzo è uno dei momenti più caotici della vita lavorativa, in cui si hanno davvero pochi minuti per trovare un ristorante, sperare che non vi sia troppa coda, accomodarsi, ordinare e gustarsi il proprio cibo. Dopodiché, attendere in cassa il proprio turno, pagare e correre in ufficio per non perdere la call delle 14.

Cosa manca in questo processo ? Il tempo personale del dipendente di poter staccare la mente e non essere perennemente stressato di non riuscire a compiere in tempo determinate azioni, avere sempre una scadenza imminente.

A livello di gestione delle risorse umane che si hanno in azienda, concedere loro il tempo in pausa pranzo di fare una passeggiata, conoscere nuove persone, incontrare un amico o solamente gustarsi un pasto sano al ristorante, può far la differenza nel benessere che il dipendente prova a lavorare per la propria azienda.

PickEat permette alle 10 di mattina, in pausa caffè, di aprire la nostra app, scegliere il ristorante preferito, scegliere i menù fissi del giorno o ordinare il proprio pranzo dal menù alla carta, pagare online e nel momento in cui si esce dall’ufficio recarsi al ristorante sicuri del posto e avendo già ordinato il proprio pasto. Il dipendente sarà servito entro 5 minuti dal suo arrivo, risparmiando sui tempi di attesa, potendo vivere una pausa pranzo più tranquilla e potendo avere tra i 20 e i 25 minuti da poter spendere a suo piacimento una volta usciti dal locale prima di rientrare in ufficio.

Alcune aziende stanno beneficiando dei nostri servizi e si sono uniti alla nuova visione di pausa pranzo e gestione risorse.

 

E te cosa farai ?

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